Introduzione
Massa Marittima è una piccola cittadina medioevale situata sulle colline metallifere, in provincia di Grosseto. La città è una delle poche che conserva un aspetto caratteristico di divisione tra parte alta e parte bassa dell’abitato.
(Foto www.massamarittima.info)
Ambiente e Territorio
Massa si trova sulle colline metallifere, pertanto fin da tempi antichi è stata un importante centro minerario, in particolare di estrazione di rame e pirite. Questo ha fatto si che diventasse un rilevante centro industriale nell’ultimo secolo, con industrie attive nei settori meccanico, alimentare e dei materiali da costruzione. Il territorio, un tempo ricco di risorse boschive utilizzate nell’industria metallifera come carburante per i forni e come armatura per le gallerie. A causa del progressivo disboscamento il territorio è stato paludoso per molto tempo, perciò rifiorì solo dopo la bonifica, intorno all’Ottocento. Adesso è possibile ammirare di nuovo una folta macchia mediterranea, ricca di esemplari di querce e castagni, sugheri e cedri, mentre nel suo sottobosco sono presenti erica, felce, ginestra e mirto, ma anche corbezzolo e lentisco. Anche la fauna è tipicamente mediterranea: si possono incontrare cinghiali, volpi e ricci, ma anche faine e lepri oltre a daini, tassi e scoiattoli.Sono presenti moltissime specie di uccelli, soprattutto rapaci, gazze e cornacchie, mentre vicino alle zone agricole sono presenti i cardellini.
Appena sotto la collina dove si trova Massa Marittima c’è il lago dell’Accesa, un piccolo lago a forma di ferro di cavallo profondo 40 m; scaturisce da alcune sorgenti sotterranee, tranne una che nasce da fuori. Dal lago si origina un corso d’acqua che sfocia vicino Castiglione della Pescaia, la Bruna, che raccoglie le acque anche di altri corsi d’acqua di questa zona. Inoltre a pochi chilometri è presente un’altra sorgente di portata maggiore, mentre proprio sotto al colle c’è la sorgente delle Venelle, le cui acque sono raccolte in un canale artificiale che convoglia e distribuisce le acque, anche quelle del fiume Aronna, in tutta l’area di Valpiana.
(Foto www.massamarittima.info)
Storia ed Archeologia
La città risulta già abitata in periodo etrusco, divenne poi un centro romano e fu un’importante sede vescovile del IX sec. Agli inizi del 1200 era già un comune autonomo, con una delle più importanti strutture giuridiche del Medioevo italiano: tra i codici va ricordato il Codice Minerario Massetano (ora conservato a Firenze, nell’Archivio di Stato), in cui erano già espresse le attuali nozioni sulle proprietà del sottosuolo. A causa delle sue importanti miniere di rame e d’argento fu contesa tra pisani e senesi. Restò sotto l’influenza di Siena fino al 1555, quando passò in mano alla Signoria di Firenze.Decadde nei secoli XVI-XVII a causa della malaria e tornò a prosperare solo nel XIX secolo.
Il tracciato della città risulta abbastanza irregolare, a causa della divisione tra parte alta e parte bassa della città.La parte bassa della cittadina è la più antica e conserva ancora tratti delle mura medioevali; in quest’area predomina lo stile romanico con il duomo costruito in questo periodo e poi restaurato in periodo gotico, anche ad opera di Giovanni Pisano.Nella parte alta della città invece prevale il gotico appunto, con il Museo Civico, sito nel Palazzo delle Armi, la casa dei Biserno e le chiese di San Francesco e Sant’Agostino e la Palazzina della Zecca. Il centro storico e artistico della città però è la piazza dedicata a Giuseppe Garibaldi: i monumenti che si affacciano in questo luogo acquistano un particolare rilievo, soprattutto a causa dell’inserimento nella bizzarra area volutamente irregolare realizzata nel Duecento.
Il duomo, dedicato a San Cerbone e all’Assunta, colpisce subito: fu costruito nella prima metà del XIII secolo, e la facciata è un tipico esempio di romanico-pisano, per il triplice ordine di arcate sostenute dalle esili ed eleganti colonne che anima l’esterno con un gioco di chiaroscuri. Fu rinnovato da Giovanni Pisano.Sulla piazza si affacciano poi anche due importanti costruzioni, che furono il centro della vita politica della città in epoca comunale: il Palazzo Comunale e il Palazzo del Pretorio.
Il Palazzo Comunale ha una facciata severa, costituita da tre palazzi affiancati e interrotta solo da un triplice ordine di finestre bifore.In questo edificio sono custodite molte importanti opere d’arte, come per esempio La Madonna in Trono tra gli Angeli e i Santi di Ambrogio Lorenzetti. Accanto alla costruzione si innalza il Palazzo del Pretorio, edificio solenne ornato dagli stemmi dei trenta potestà.
Il complesso più cupo e imponente è la Fortezza dei Senesi, costituita dai resti delle fortificazioni costruite dai senesi nella città vinta. Qui spicca la Porta alle Silici, che è collegata alla Torre del Candeliere tramite un arco ribassato enorme e bizzarro.
Il Palazzo delle Armi, attuale museo civico è un edificio rinascimentale in cui sono ospitati vari reperti antichi, come raccolte di tavolette senesi, vasi e maioliche e monete di epoca remota, oltre a tesori rinascimentali appartenenti alla città.