Cenni introduttivi
Larderello è un piccolo centro della Toscana, a sud di Volterra, nelle Colline Metallifere, chiamato anche “la capitale dei soffioni”; si nota già da lontano, per lo strano paesaggio di pennacchi e torri. Una curiosità: questo paese è interamente proprietà dell’ENEL.
Ambiente e territorio
La città è situata a 390 metri sul livello del mare, in una zona di soffioni boraciferi sfruttati per la produzione di boro e per le centrali termoelettriche. I vapori che si sprigionano in superficie nascono da ammassi magmatici profondi migliaia di metri, attraverso fratture naturali o perforazioni realizzate dall’uomo. Inizialmente quest’area era sfruttata solo per la produzione di boro, ma adesso l’energia ricavata dalle sue centrali geotermoelettriche è quasi un terzo di tutta l’energia prodotta in Toscana. L’area dove si trova questo centro è proprio quella centrale della Valle del Diavolo, chiamata così appunto per gli sbuffi di aria calda e solforosa; alcuni credevano che qui fosse nascosta la porta dell’Inferno. Nella zona, oltre ai soffioni, sono presenti anche i lagoni, cioè pozze di acqua calda provenienti dal sottosuolo raccolte in piccoli laghi naturali, e le putizze, superfici prive di vegetazione a causa di dell’elevata temperatura e di piccoli soffioni; in queste aree l’unica pianta che riesce a sopravvivere è il brugo. Una volta questi fenomeni erano maggiormente presenti, ma a causa dell’intenso sfruttamento si sono drasticamente ridotti.
Storia
Nonostante i soffioni, utilizzati inizialmente per la produzione del vetriolo verde, fossero conosciuti anche in tempi remoti, è solo intorno al 1800 che inizia la storia di questo paese.Già alla fine del Settecento gli stabilimenti per lo sfruttamento dei vapori, anche se fu soprattutto nella prima metà dell’Ottocento che gli impianti ebbero un maggiore impulso, grazie all’impegno dell’ingegnere francese Francois de Larderel, da cui poi derivò il nome di questa località. Larderel fu il primo a sfruttare i soffioni per la produzione dell’acido borico. Circa un secolo dopo, il principe Richard Ginori-Conti iniziò ad usare i vapori per la produzione di energia elettrica, considerandola una valida alternativa alle macchine a vapore. Fu la prima centrale geotermoelettrica del mondo. Ora Larderello è uno dei maggiori centri di produzione di energia geotermica del mondo.
Da visitare
Mudeo della Geotermia
Il museo fu fondato negli anni Cinquanta, con lo scopo di ripercorrere tutti gli aspetti della storia della geotermia. Sono presenti alcuni plastici che mostrano le trasformazioni avvenute a Larderello con lo sviluppo degli impianti, alcune attrezzature originali e fotografie.
Installazioni geotermiche
Esistono alcune installazioni visitabili nell’area; un lagone coperto, utilizzato per ottenere i sali di boro, ed un soffione “turistico”, un piccolo soffione dimostrativo realizzato negli anni Cinquanta.