Introduzione
Castiglioncello è una piccola frazione del comune di Rosignano Marittimo, ed è in provincia di Livorno. Questo piccolo paese è noto come importante località balneare già dalla fine del 1800, e negli anni Sessanta tornò alla ribalta grazie al film Il sorpasso e come stazione balneare di alcuni vips.
Ambiente e Territorio
Castiglioncello si trova su una piccola penisola che si protende verso il mare, poco a nord di Rosignano. Si trova su di un piccolo promontorio, che è l’ultima parte dei monti livornesi, e a causa della sua posizione è rimasto tagliato fuori dalle vie di comunicazione per mancanza di strade e impenetrabilità dei boschi quasi fino in epoca moderna; ciò gli ha permesso di rimanere un paradiso incontaminato, circondato da lussureggianti pinete e straordinarie scogliere. Inoltre dalla sua posizione si riesce a dominare tutto il litorale da Montenero fino all’Argentario. Tuttavia la zona era già abitata in epoca etrusca, tanto che nei suoi fondali si possono osservare meravigliose conchiglie e misteriosi relitti. Le bellissime spiagge alternano scogliere e sabbia impalpabile, oltre al clima particolarmente mite, hanno fatto sì che questo paese sia diventato una importante stazione balneare. Tra i due lungomare principali, lungomare Colombo e lungomare Sordi (chiamato così in onore del grande attore che trascorreva spesso le sue vacanze in questa cittadina) si trova la splendida Pineta Marradi, che prende il nome da Giovanni Marradi, poeta e cantore dei paesaggi di questa zona. L’idea della pineta è partita da Marradi stesso, che aveva pensato di realizzare un parco davanti alla sua casa. Tuttavia l’idea di incrementare la pineta con nuovi alberi si deve al barone Patrone, che dopo il suicidio del poeta entrò in possesso della proprietà di Marradi.
Storia
Come quasi tutti i borghi della costa Toscana, anche Castiglioncello nasce come piccolo paese di pescatori, al limite estremo dell’Etruria, come testimoniano i molti scavi archeologici effettuati in quest’area. Fu una comunità pacifica ed isolata per molti secoli. Fu una meta turistica apprezzata anche in epoca romana, quando faceva parte della periferia di Velinis. Dopo la scomparsa di questa città, probabilmente il centro abitato rimase limitato a poche case, tanto che spesso veniva scelto come approdo dai pirati.
Il nome di Castiglioncello deriva dal Castello di Castiglione Modiglio, fatto costruire dai pisani, a cui era soggetto questo paese agli inizi del Medioevo. Successivamente Cosimo I de’Medici vi fece costruire una torre come postazione di guardia del litorale, per evitare o limitare le scorrerie dei pirati che imperversavano nella zona. Intorno alla torre nacquero soltanto una piccola chiesa a metà del Seicento con la sua canonica, e la casa dei finanzieri.Il paese rimase così fino alla metà dell’Ottocento.
In questo periodo, grazie al barone Patrone e a Diego Martelli, Castiglioncello conobbe un grande sviluppo come stazione balneare, per via della costruzione di numerose ville, villette e palazzine che si sono rapidamente moltiplicate fino a formare il villaggio che vediamo oggi. Sempre intorno al 1860, Diego Martelli, un critico amico dei macchiaioli raccolse intorno a se nella tenuta che aveva ereditato a Castiglioncello questi pittori, che avevano perso il loro punto d’incontro, il caffè Michelangiolo di Firenze. Fattori, Signorini, Abbati, Lega e molti altri ospiti della villa di Martelli passavano le giornate nel solo esercizio della pittura, cosa che per molti di loro, che non avevano mai disponibilità, era molto rara. Purtroppo Diego Martelli si suicidò nel 1868, e quindi gli artisti persero il loro mecenate. Quindi, al posto della villa, il barone Patrone fece costruire un castello, vicino al quale, sulla strada del litorale sorse anche un’osteria.
Sempre in questo periodo a Castiglioncello soggiornarono anche scrittori come Renato Fucini e Giovanni Marradi. Quest’ultimo in particolare, fu ospite del cognato Forabaschi e diventò il maggiore cantore degli splendidi paesaggi del paese con le sue poesie Castiglioncello dedicata al nipote, e La ferrovia Livorno-Cecina, opera fortemente polemica verso la costruzione di questa ferrovia. In realtà, possiamo affermare che questa strada ferrata non ha creato grandi sconvolgimenti al paese, come credeva Marradi; anzi, quest’opera ha contribuito a far conoscere l’area senza distruggere l’ambiente, mantenendo quasi intatte le pinete e la macchia. Il paese riuscì a superare quasi indenne anche le due Guerre Mondiali.
Negli anni Sessanta Castiglioncello tornò alla ribalta per essere la stazione balneare dove soggiornavano frequentemente Alberto Sordi e Marcello Mastrioianni. In questo periodo anche Dino Risi vi si recò, per girare il film Il sorpasso, con Vittorio Gassman e Catherine Spaak.
Archeologia
Le scoperte effettuate in quest’area sono avvenute quasi tutte in maniera casuale. Tuttavia sono stati rinvenuti numerosissimi suppellettili, soprattutto di periodo etrusco, tanto che si è potuto istituire un piccolo museo; è stato costruito su un’altura dove si dice che fosse presente un tempio pagano, e gli è stata data la forma di un’urna etrusca, poiché i reperti provengono soprattutto da una grande necropoli etrusca, rinvenuta grazie ai lavori per la realizzazione della ferrovia Livorno Cecina nel 1907. I reperti secondo gli esperti risalgono al III, II e I secolo a.C.; principalmente si tratta di oggetti appartenenti a corredi funerari come vasi, armi e strumenti di bronzo, ferro e vetro.
Tuttavia è stata portata alla luce anche una grande urna in alabastro, su cui è scolpito il ratto di Elena, sul cui coperchio è raffigurata una figura di donna di fattura molto inferiore al bassorilievo. In effetti, questo conferma l’origine etrusca del rinvenimento, in quanto nonostante le dimensioni ridotte dell’urna, i parenti solevano far rappresentare sul coperchio il defunto in maniera più somigliante possibile, oltre a far scolpire la testa quasi a grandezza naturale. A causa di questa usanza l’effigie risulta sproporzionata e sgraziata in quasi tutte le opere dell’epoca. Tuttavia secondo alcuni studiosi, questi elementi non bastano ad attribuire i reperti a epoche antecedenti la conquista romana, poiché successivamente le urne funerarie venivano realizzate da immigrati greci, ma i committenti solitamente preferivano commissionare i coperchi ancora a scultori dell’area volterrana.Inoltre alcuni elementi del bassorilievo fanno pensare ad un’epoca successiva.
Altro importante ritrovamento ospitato nel Museo è l’Ara Rogibus, l’altare della dea che proteggeva le messi. Si tratta di un grande altare cilindrico, leggermente scavato nella base superiore che è ornato di festoni con motivi floreali e teste di animali; tutti elementi principalmente usati in epoca traiana, e quindi, affermano alcuni, un’ara romana.
Infine si è rinvenuta anche una bella stele di marmo con venature blu, su cui è scolpito un guerriero armato di lancia. Altre due steli simili a questa sono state spostate a Firenze. La scultura grossolana dei guerrieri sembra essere la stessa di monumenti arcaici di Volterra, perciò probabilmente si tratta di steli realizzate in tardo periodo etrusco.
Probabilmente, la necropoli romana di cui sono stati rinvenuti numerosi reperti, è stata realizzata sopra una più piccola necropoli etrusca. Anche gli archeologi confermerebbero questa ipotesi, poiché affermano che dopo l’apertura della Via Emilia da parte dei romani, realizzata per attraversare i boschi impenetrabili che circondavano il villaggio ed arrivare a conquistare lo stato etrusco, il piccolo centro di pescatori che si trovava nell’area di Castiglioncello diventò un centro più importante.
Sport ed eventi
Castiglioncello è noto soprattutto per le splendide spiagge, e quindi come località balneare. Da questo punto di vista è molto attrezzata: vi si trovano stabilimenti balneari, campi da tennis e minigolf, ma anche parchi per i bambini e cinema e locali notturni per i giovani.
Gli sport d’acqua come pesca, vela, windsurf e diving sono molto praticati; grazie ai circoli nautici è possibile avere un valido appoggio.
Sono molti gli appuntamenti sportivi e culturali organizzati, come il Festival della Danza, Musica e Teatro, le Regate Veliche, ma anche il Premio letterario Castiglioncello-Costa degli Etruschi e il Concorso Fotografico Nazionale “Città di Castiglioncello”.
Inoltre, la seconda domenica di giugno si svolge la Festa del Pesce di Caletta, che è l’evento che inaugura la stagione turistica, insieme con la soffitta in piazza, piccolo mercato di antiquariato e collezionismo.
Da visitare
Chiesa di S.Andrea
Si tratta di una chiesa che si trova immersa tra i pini, costruita nel 1621. Il sacerdote veniva da Rosignano ad officiare. Dietro la chiesa sono state rinvenute le tombe di alcuni soldati.
Castello Pasquini
Il castello è la sede delle manifestazioni culturali organizzate a Castiglioncello; all’esterno è presente un piccolo teatro dove si svolgono concerti e spettacoli; è possibile visitare anche lo splendido parco.
Torre Medicea
La torre è stata fatta costruire intorno alla metà del 1500 da Cosimo I de’Medici, e faceva parte del sistema di difesa contro i pirati organizzato sulla costa toscana. Ha mantenuto le funzioni di difesa per oltre due secoli, mentre successivamente diventò una scuola elementare ed ospitò fino al 1950 delle famiglie di sfollati.
Centro per l’arte Diego Martelli
Questo centro è uno dei maggiori punti di riferimento per lo studio dei Macchiaioli; in estate vi si svolgono mostre temporanee, mentre in inverno ospita un’esposizione documentaria permanente, oltre a piccoli incontri dedicati alla storia del territorio.
Museo Archeologico Nazionale di Castiglioncello
Si tratta del museo che accoglie i reperti archeologici rinvenuti in quest’area; i reperti di maggiore grandezza si trovano per questioni di spazio nel Museo Civico Archeologico di Rosignano Marittimo.