Cenni introduttivi
Fra i paesi del versante grossetano dell’Amiata, Santa Fiora è quello che conserva più testimonianze di arte e di storia. Il borgo viene ricordato anche da Dante nel canto VI del Purgatorio (“E vedrai Santafior com’è sicura”).
Ambiente e territorio
Santa Fiora, piccolo borgo di circa 2700 abitanti, si estende su una superficie di 62, 90 km quadrati a 689 metri sul livello del mare. Dista 6 km da Arcidosso, 20 km da Castell’Azzara, 25 km da Roccalbegna e 65 km dal capoluogo.
Il borgo nasce tra boschi di castagni e faggi ed è circondato da coltivazioni di vite e olivi.
Storia
L’etimologia del nome del borgo si riferisce alla Santa cui è dedicata la Pieve, Santa Flora.
Nelle zone di Santa Fiora sono stati fatti ritrovamenti dell’età neolitica e dell’età del bronzo, inoltre è attestato che nell’antichità era usato il cinabro, pietra da cui si ricava il mercurio.
La citazione più antica relativa a Santa Fiora è contenuta in un documento dell’Abbazia di San Salvatore dell’890. Nel XI secolo il territorio diventa parte dei possedimenti degli Aldobrandeschi e in seguito passò alla famiglia Sforza, dopo il matrimonio di Cecilia Aldobrandeschi e Bosio Sforza.
Sotto la signoria sforzesca rimase libero dalla dominazione senese.
Nel 1637 passò ai signori Cesarini, ai quali rimase fino al 1789, anno in cui fu incorporato nella corona di Toscana.
Luoghi d’interesse
Le Peschiere dei Conti Sforza
La Peschiera è una delle maggiori attrazioni del paese. Sorge attorno alle acque limpide del fiume Fiora, nel quartiere Montecatino, vicino ad un parco che presenta alberi come il pino, il cipresso, il leccio ed il castagno. Nelle grandi vasche delle Peschiere nuotano molti pesci, in particolare le trote.
Il complesso è cinto da un muretto in trachite che all’interno forma vasche sormontate dalla scultura di due delfini con code intrecciate.
Il Parco è stato realizzato in epoca rinascimentale dai Conti Sforza.
Pieve delle Sante Fiora e Lucilla
La Pieve, oggi parrocchiale del paese, è situata nella Piazza dell’Arcipretura. La Pieve è citata per la prima volta in documenti dell’anno 1142. All’interno di essa sono conservate le famose terracotte robbiane, attribuite ad Andrea della Robbia e commissionate da Guido Sforza nel XV secolo in occasione della ricostruzione della Chiesa.
Palazzo Sforza Cesarini
Questo Palazzo risalente al 1571 era la sede della contea sforzesca. Costruito sulla preesistente Rocca Aldobrandesca, oggi è sede del Municipio e si affaccia in Piazza Garibaldi. Al suo interno sono stati scoperti due cicli di affreschi del XVI secolo.
Chiese
Nel territorio sono situate diverse Chiese. Vicino Piazza Garibaldi si trova la Chiesa di San Giuseppe. Prendendo per via Carolina si arriva alla Chiesa della Misericordia, in cui sono conservati i tre tronchi nodosi a forma di croce portati in processione a maggio. Da segnalare sono anche l’ex convento delle Cappuccine, risalente al XVII secolo, che conserva un Crocifisso del ‘400 considerato miracoloso e la Chiesa di Sant’Agostino, edificata nel 1681.
Nei pressi di Montecatino, è ubicato l’Oratorio della Madonna delle nevi del XVII secolo. La Chiesa presenta sulla facciata un bassorilievo robbiano raffigurante le Sante Flora e Lucilla.
Nei pressi della frazione Selva, si trova il Convento della Santissima Trinità, fondato dagli Aldobrandeschi per contrastare il potere dell’Abbazia di San Salvatore. Secondo quanto narra una leggenda popolare, questo Convento fu costruito per ricordare il luogo in cui il conte Guido Sforza uccise un drago che terrorizzava gli abitanti. Secondo la leggenda, la testa del drago fu divisa in due parti; una fu spedita al Papa e l’altra rimase nel Convento. Attualmente è possibile vedere, all’interno dell’edificio, la metà del cranio di un rettile conservato in un’urna.
Cultura
Museo delle miniere di mercurio del Monte Amiata
Il Museo, che fa parte della rete museale del Monte Amiata, mostra i vari aspetti delle attività legate alle miniere del mercurio. I visitatori possono prender visione degli strumenti utilizzati dai minatori e delle attività di estrazione.
Manifestazioni
Festival Internazionale Santa Fiora In Musica
Il Festival, che si svolge nel periodo estivo, è un momento di grande spessore culturale per il borgo ed i suoi dintorni. Si potrà assistere a numerosi concerti di giovani musicisti e professionisti.
La Fiaccolata
La Fiaccolata, chiamata anche Festa del Fuoco, risale all’epoca medievale e simboleggiava per i giovani, il rito d’iniziazione per l’età adulta. Attualmente si svolge la sera del trenta dicembre e le strade di Santa Fiora e delle sue frazioni vengono illuminate con fiaccole. Inoltre, per l’occasione, vengono allestiti vari stand gastronomici per degustare prodotti tipici locali.
Festa di Santa Barbara
Nel borgo si celebra questa festa in onore della Santa Protettrice dei minatori, Santa Barbara.
Sagra del fungo
È una sagra di carattere gastronomico che si svolge nel mese di ottobre, dove si potrà degustare vari piatti a base di funghi, tipici del luogo.
Sagra del marrone
Questa sagra si svolge a Santa Fiora nel mese di ottobre. Si potranno degustare vari prodotti tipici a base di castagne.
Frazioni
Il Comune di Santa Fiora annovera le seguenti frazioni: Bagnolo, Bagnore, Marroneto e Selva.